martedì 30 ottobre 2018


Manifestazione "Libriamoci"


Tutte le scuole d’Italia quest’anno hanno partecipato ad un progetto, intitolato “Libriamoci 2018” che ha come scopo quello di sviluppare nei ragazzi il piacere della lettura.
Al giorno d’oggi molti ragazzi italiani leggono solo per dovere e non per il piacere della lettura e della conoscenza in sé.
“Libriamoci” allora vuole far sì che ciò non accada e far nascere in noi ragazzi l’amore per la lettura.
La Scuola Media “G.Pascoli” è una delle tante scuole italiane che ha partecipato a questa iniziativa. La scuola, in occasione di questo progetto, ha organizzato un incontro con tutti gli alunni delle classi prime con una scrittrice di Caserta, Marilena Lucente.
Per accogliere al meglio la scrittrice, le classi hanno disegnato cos’era per loro la lettura, perché è così importante e così bello leggere.
C’era chi ha disegnato una nave, chi un libro a forma di nave e chi dei fiori, ma tutti rappresentavano la bellezza della lettura a modo loro.
Gli alunni hanno anche fatto dei libricini tascabili dove hanno scritto cos’era per loro un libro ma soprattutto cosa suscitava in loro leggere. Questi poi sono stati regalati alla scrittrice.
Quando è arrivato il giorno dell’incontro, ci siamo riuniti nell’atrio della scuola per accogliere l’autrice.
Al suo arrivo, la nostra Preside ci ha parlato di lei, della necessità di leggere e del piacere che dona.
Successivamente, la parola è passata alla scrittrice, la quale, dopo aver approvato tutto quello che aveva detto la nostra Dirigente, ci ha raccontato  la storia di un libro che aveva letto e che le era piaciuto molto. Una storia di tre detenute che scrivevano una lettera ciascuna alle figlie sulle cartine delle sigarette perché non avevano fogli.
Il racconto ci ha dato un importante insegnamento : anche la minima cosa può accontentare una persona cara.
Dopo, alcuni ragazzi hanno letto un racconto di un libro che dovranno leggere durante l’anno e che insegna a non giudicare una persona solo dall’aspetto  fisico.
Alla fine hanno ringraziato la scrittrice e le hanno regalato i libri tascabili dei bambini e un mazzo di fiori.
Questo incontro mi è piaciuto molto ed ho partecipato volentieri perché amo leggere lo faccio da quando frequentavo la seconda elementare.
Leggere è per me un meraviglioso viaggio nella fantasia e mi fa compagnia quando sono solo.
Alessio Santantonio
 ID

Il giorno 26 ottobre 2018 abbiamo incontrato nella nostra scuola la scrittrice Marilena Lucente per il progetto “Libriamoci 2018”, un progetto educativo che prevede delle giornate di lettura nelle scuole d’Italia.
La scrittrice ci ha spiegato come è nata la su passione per la scrittura: una passione nata sin da quando era piccola. Infatti da bambina amava tanto scrivere fino a quando non si è trasformata in una vera passione. Ci ha raccontato alcuni episodi della sua vita che lei ha scritto nel suo libro.
Un giorno stava al mare con sua sorella e mentre giocavano con le bambole, queste ultime caddero in mare. Loro erano molto tristi perché tenevano a quelle bambole come sorelle.
Quando il loro padre si tuffò in mare per recuperare le bambole sul loro viso tornò di nuovo il sorriso.
Un’altra storia che ci ha raccontato è quella che riguarda i suoi nipotini di quando li vide salire a piedi nudi su un albero. La scrittrice descrive quei piedini così piccoli, grinzosi, spelacchiati, ma carinissimi.
Infine abbiamo fatto delle domande alla scrittrice che ci ha risposto con tanta gentilezza.
E’ stata una giornata molto bella e interessante e spero ci saranno altri incontri sui libri nel corso dell’anno scolastico.
Lagnena Asia 
I D

lunedì 15 ottobre 2018

11 Ottobre 2018 #Orangerevolution

I nostri lavori: classe III D

Tema del 2018: With Her: A Skilled GirlForce
Il 19 dicembre 2011, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato l'11 Ottobre Giornata internazionale della bambina, per riconoscere i diritti delle ragazze e le sfide uniche che le ragazze affrontano in tutto il mondo.
L'International Day of the Girl Child focalizza l'attenzione sulla necessità di affrontare le sfide che le ragazze devono affrontare e per promuovere l'emancipazione delle ragazze e il rispetto dei loro diritti umani.
Si è parlato sempre di bambine obbligate dalla famiglia a sposarsi e a subire violenze domestiche e che non hanno il diritto di avere un vita normale.
Le adolescenti hanno il diritto ad una vita sicura, istruita e sana, non solo durante questi anni formativi critici, ma anche quando maturano diventando donne. Se sostenute efficacemente durante gli anni dell'adolescenza, le ragazze hanno il potenziale per cambiare il mondo. Un investimento nella realizzazione del potere delle ragazze adolescenti conferma i loro diritti oggi e promette un futuro più equo e prospero, in cui metà dell'umanità è un partner alla pari nella risoluzione dei problemi del cambiamento climatico, dei conflitti politici, della crescita economica, della prevenzione delle malattie e nell'impegno per la sostenibilità globale.
Negli ultimi 15 anni, la comunità globale ha compiuto progressi significativi nel miglioramento della vita delle ragazze durante la prima infanzia. Dal 2015, le ragazze nel primo decennio di vita hanno avuto maggiori probabilità di iscriversi alla scuola primaria, ricevere vaccinazioni e hanno avuto meno probabilità di soffrire di problemi di salute e nutrizione rispetto alle generazioni precedenti. Tuttavia, vi sono stati investimenti insufficienti nell' iniziare  le sfide che le ragazze devono affrontare quando entrano nella seconda decade della loro vita. Ciò include l'ottenimento di un'istruzione secondaria e superiore di qualità, la prevenzione del matrimonio infantile, la ricezione di informazioni e servizi relativi alla pubertà e alla salute riproduttiva e la protezione da gravidanze indesiderate, malattie sessualmente trasmesse e violenze di genere. La strada è ancora lunga ma passo dopo passo si può migliorare.

 Classe III D



Giornata Europea delle lingue



Il Consiglio d’Europa ha istituito per il 26 settembre la giornata europea delle lingue. In tutta Europa infatti, vengono organizzati molteplici eventi in occasione della giornata, eventi per bambini, programmi televisivi e in radio, conferenze. 
Ma riflettiamo…Qual è l’importanza del linguaggio verbale?Sicuramente la prima cosa da dire è che  il linguaggio è una caratteristica di ogni essere vivente.Anche gli animali comunicano tra di loro e trasmettono segnali a noi umani.
Poi abbiamo il linguaggio verbale che è una caratteristica solo dell’essere umano. Al mondo esistono tante lingue diverse, ma non possiamo sicuramente dire che una sia più importante di un’altra, semplicemente può essere più diffusa. Successivamente aggiungerei che tutte hanno la stessa funzione, ovvero quella di rispondere al bisogno umano per comunicare. Quest’ultima parola è molto importante e utile per l’essere umano e soprattutto possiamo farlo in tanti modi. Il modo universale per comunicare sono i gesti, che possono avere delle piccole variazioni tra le varie culture, ma sono sempre simili, spesso universalmente riconosciuti. Un altro modo per comunicare sono i suoni, per esempio, il pianto di un neonato ha lo scopo di farci capire che ha bisogno di qualcosa, come del cibo, dell’acqua,di affetto…
Ma andiamo nei dettagli; a cosa serve realmente la lingua? 
La lingua serve a trasformare i pensieri in parole. Facendo un esempio molto elementare, è come quando siamo ad un’interrogazione e pensiamo alla risposta della domanda che ci viene posta. Una volta fatto ciò diciamo al professore il nostro pensiero e lui ci dice se è corretto o meno. La lingua ci serve per comunicare idee, pensieri…Ciò è molto importante quando facciamo un lavoro di gruppo; quindi serve a saper parlare ed esprimere le nostre opinioni. La lingua serve anche a esprimere sentimenti,emozioni.
Adesso ho deciso di aggiungere qualche curiosità al testo…E’ incredibile, ma nella sola Londra si parlano 300 lingue diverse. Il 56% dei cittadini europei parla una lingua diversa dalla propria lingua madre, il 28% padroneggia due lingue straniere, il 38% sa l'inglese, il 14% sa il francese o il tedesco. Il tipico europeo che parla più lingue è uno studente, un manager o è nato in un paese la cui lingua è diversa da quella dei genitori. Vorrei adesso esprimere una mia riflessione finale: penso che questa giornata sia molto importante e bella con tutti gli eventi che vengono realizzati per cogliere l’occasione di radunare le persone e far scoprire nuove lingue e raccontare storie. Ma soprattutto per far capire che la lingua di un determinato paese narra tutta la sua cultura, le sue tradizioni, insomma il suo passato.
Volevo infine citare la frase di George Stainer che dice: 
Quando una lingua muore, il modo di intendere il mondo, il modo di guardare il mondo, muore insieme ad essa”.
Scialla Claudia 
III D