martedì 16 aprile 2019

Mettiamoci in gioco!

Non avevo mai fatto un'attività simile, ma per me è stata un'esperienza bellissima perché attraverso dei giochi abbiamo simulato le giuste cose da fare per stare bene insieme: ascoltarsi a vicenda e rispettare il proprio turno e i tempi altrui. A me è piaciuta soprattutto l'attività fatta con il gomitolo di lana perché in quel momento mi sentivo bene e percepivo come una sensazione di "protezione" vedendo tutti che si rispettavano e si ascoltavano a vicenda. E' in questi momenti che penso che riusciremo a cambiare il mondo in meglio.
Nella prima attività facevamo dei gesti a canone che partivano dalla nostra professoressa e ognuno doveva rispettare il proprio turno ( era questo l'insegnamento); nella seconda attività ci passavamo un gomitolo a vicenda raccontando qualcosa di noi stessi e dopo ognuno doveva dire quello che aveva ascoltato sulla persona che gli aveva passato il gomitolo. Queste attività sono state belle e interessanti e a me piace molto trattare questi argomenti.
Mauro Giovanna
I G

Io non avevo mai fatto un'attività simile e all'inizio non avevo capito quello che stavamo facendo ma poi ho capito che era importante perché poi ci aiuterà in futuro a relazionarci con le persone, a rispettare le leggi e ad essere un buon cittadino del mondo. La lezione, quindi, è una delle più belle e forti di significato che abbiamo fatto in classe. La nostra professoressa l'aveva fatta e imparata ad un corso con dei dottori. La lezione mi ha fatto capire che noi dobbiamo ascoltare le persone, quindi loro ascolteranno te. Tra noi c'erano persone attente e persone che non avevano capito il messaggio che la prof attraverso l'attività ci voleva comunicare e qualcuno ha fatto anche lo stupido, rischiando di rovinare il messaggio bellissimo che serviva soprattutto a lui.
Abbondante Felice
 IG

giovedì 11 aprile 2019


San Giorgio e il drago


L’opera  “San Giorgio e il drago” è stata dipinta da Paolo Uccello, un pittore fiorentino nato nel 1397. Essa rappresenta una scena in cui vengono rappresentati 3 personaggi: dalla parte destra compare l’immagine di un cavaliere su un cavallo bianco, al centro c’è un drago e a sinistra possiamo vedere una donna, principessa, legata ad esso.
Il cavaliere rappresentato è San Giorgio, che secondo la tradizione dovrebbe combattere il male. E’ a cavalcioni del suo destriero, ed indossa un elmo, l’armatura  e nella mano destra impugna una lunga lancia, con la quale colpisce il drago nell’occhio, ferendolo. Il cavallo è in movimento, lo possiamo notare dalle zampe anteriori sollevate, mentre le zampe posteriori sono appoggiate per mantenere l’equilibrio e la coda è ondeggiante. Al gruppo del cavaliere si contrappone il drago, una figura mostruosa, dotata di due zampe caratterizzata da grandi artigli. Ha due grandissime ali e una coda attorcigliata. Ha una testa abbassata, mentre si mantiene sulle zampe. Ha una grande bocca con denti grandi e affilati. Possiamo vedere del sangue che scorre dal viso, perché è stato ferito dal cavaliere. Inoltre, dalla parte sinistra, possiamo notare una corda, che parte dal collo del drago. Alla corda è legata la principessa, che sta lì senza fare niente. Ha un vestito lungo, con le maniche e la sottogonna verdi, mentre tutto il resto è rosso-salmone. Ha i capelli biondi, legati dietro la testa e indossa le scarpe rosse.
L’ambiente in cui si svolge la scena è irreale, lo possiamo capire dell’erba, raffigurata in modo geometrico. Le cose reali sono la grotta del drago, che si trova proprio dietro di lui e la principessa. Più a destra, al centro, possiamo vedere il cielo con poche nubi e le montagne in lontananza. A destra c’è una nuvola di polvere, alzata dal cavallo in corsa. Non sono presenti elementi concreti, a parte la grotta, il tempo è indefinito, quindi la scena può svolgersi nel passato, nel presente o anche nel futuro. Il tema è trattato in molte opere, e in quelle più antiche il drago è rappresentato con una forma antropomorfa, cioè con forma umana.
Questo dipinto mi fa pensare ad un problema attuale, cioè, la mafia. Il drago è la mafia, il cavaliere rappresenta tutte le persone, e tutte le organizzazioni che la combattono, e ci stanno riuscendo, infatti il cavaliere (le organizzazioni), ha colpito il drago (la mafia). La donna rappresenta tutte le vittime della mafia. Però la mafia estende i suoi tentacoli sempre di più, ed è sempre più difficile da combattere. 
Olekisiuk Nadia