Al chiaro della dolce luna
Nel mio cuor dubitoso e freddo ricordo un frammento del mio passato, mia madre che mi abbandona, sento una voce che mi dice:
immagina di stare con lei.
La voce traballa, i lampioni della strada incominciano a lampeggiare
come se si stessero spegnando, so di esser intrappolata in un pezzo
di carta creato nella mia triste mente, ma mi sto rinchiudendo in uno schermo
dove nessuno potrà sentirmi parlare o urlare!
Mi sento debole come un fiore, non posso far altro che piangere,
quelle lacrime si trasformeranno in piccole luci,
che sembreranno brillare, a occhio nudo,
se si osserveranno al microscopio si potrà osservare meglio quelle luci straordinarie,
e si potrà anche ammirarne lo splendore.
Anthea Francesca Bamundo
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