giovedì 11 aprile 2019


San Giorgio e il drago


L’opera  “San Giorgio e il drago” è stata dipinta da Paolo Uccello, un pittore fiorentino nato nel 1397. Essa rappresenta una scena in cui vengono rappresentati 3 personaggi: dalla parte destra compare l’immagine di un cavaliere su un cavallo bianco, al centro c’è un drago e a sinistra possiamo vedere una donna, principessa, legata ad esso.
Il cavaliere rappresentato è San Giorgio, che secondo la tradizione dovrebbe combattere il male. E’ a cavalcioni del suo destriero, ed indossa un elmo, l’armatura  e nella mano destra impugna una lunga lancia, con la quale colpisce il drago nell’occhio, ferendolo. Il cavallo è in movimento, lo possiamo notare dalle zampe anteriori sollevate, mentre le zampe posteriori sono appoggiate per mantenere l’equilibrio e la coda è ondeggiante. Al gruppo del cavaliere si contrappone il drago, una figura mostruosa, dotata di due zampe caratterizzata da grandi artigli. Ha due grandissime ali e una coda attorcigliata. Ha una testa abbassata, mentre si mantiene sulle zampe. Ha una grande bocca con denti grandi e affilati. Possiamo vedere del sangue che scorre dal viso, perché è stato ferito dal cavaliere. Inoltre, dalla parte sinistra, possiamo notare una corda, che parte dal collo del drago. Alla corda è legata la principessa, che sta lì senza fare niente. Ha un vestito lungo, con le maniche e la sottogonna verdi, mentre tutto il resto è rosso-salmone. Ha i capelli biondi, legati dietro la testa e indossa le scarpe rosse.
L’ambiente in cui si svolge la scena è irreale, lo possiamo capire dell’erba, raffigurata in modo geometrico. Le cose reali sono la grotta del drago, che si trova proprio dietro di lui e la principessa. Più a destra, al centro, possiamo vedere il cielo con poche nubi e le montagne in lontananza. A destra c’è una nuvola di polvere, alzata dal cavallo in corsa. Non sono presenti elementi concreti, a parte la grotta, il tempo è indefinito, quindi la scena può svolgersi nel passato, nel presente o anche nel futuro. Il tema è trattato in molte opere, e in quelle più antiche il drago è rappresentato con una forma antropomorfa, cioè con forma umana.
Questo dipinto mi fa pensare ad un problema attuale, cioè, la mafia. Il drago è la mafia, il cavaliere rappresenta tutte le persone, e tutte le organizzazioni che la combattono, e ci stanno riuscendo, infatti il cavaliere (le organizzazioni), ha colpito il drago (la mafia). La donna rappresenta tutte le vittime della mafia. Però la mafia estende i suoi tentacoli sempre di più, ed è sempre più difficile da combattere. 
Olekisiuk Nadia