I professori: persone speciali
Io ho molti, anche troppi professori. Sì, è vero, ognuno di
loro dice di essere sempre disponibile, aperto, pronto ad aiutarci. Ma è
davvero così per tutti? Intendo, se volessimo per esempio chiedere un consiglio
ad un professore che perde le staffe anche per la minima sciocchezza, e se per
pura iella quella mattina gli fosse caduto il caffè addosso, la doccia non
funzionasse come dovrebbe e il suo telefonino si fosse rotto, dovremmo davvero
sfogarci con lui o sarebbe meglio cambiare aria? Penso la seconda. Lo dico
perché alcuni dei miei professori sono così suscettibili da non capire quanto
in realtà siano insopportabili. Però ce ne sono due in particolare con cui non
potrei mai arrabbiarmi: la mia professoressa di lettere e il mio professore di
arte e immagine. Loro ci sono sempre comunque per tutti gli alunni, senza
distinzione. Loro sanno sempre usare le parole giuste al momento giusto e
consigliarti come meglio credono. Loro ti trattano come se fossi veramente un
loro parente, anche se non lo sei. Loro sono un libro aperto, sanno farti
cacciare fuori tutte le tue preoccupazioni e i tuoi segreti, e sanno anche
mantenerli. Non puoi fare a meno di sentire la differenza tra quando ci sono e
quando invece non ci sono. Saranno quelli che mi mancheranno di più quando, a
settembre, andrò al liceo.
Sara Iannucci