martedì 27 novembre 2018

Arte@scuola: La canestra di frutta di Caravaggio

Vi presentiamo alcuni dei lavori degli alunni della classe III D



Nei mesi di ottobre / novembre noi alunni della classe 3^D abbiamo analizzato un'opera pittorica molto bella: "La canestra di frutta" di Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio. Questo pittore del '600 ci è piaciuto molto per l'uso della tecnica del chiaro/scuro, per il rapporto tra le luci e le ombre nei suoi quadri.


In quest'opera, che è una natura morta, egli  rappresenta una cesta di frutta con dentro vari tipi di frutti autunnali come l'uva, la mela, il  limone, i fichi, arricchiti con delle foglie. Ciascuno di noi, ha riprodotto il dipinto dopo averlo osservato attentamente e  ha scelto se realizzarlo in bianco e nero o a colori, a seconda della propria creatività. Io ho scelto di farlo a colori, perché il colore arricchisce e rende l'opera più bella, anche se credo che sia più difficile. 

Dopo averlo completato, l'ho ritagliato minuziosamente e l'ho incollato sul foglio nero in modo che i colori risaltassero di più. 

Quest' attività mi ha aiutato ad osservare molto attentamente e ad avere un occhio critico nei confronti della realtà. Mi ha aiutato a comprendere le mie potenzialità ed accrescere i miei interessi. In futuro, mi  piacerebbe         approfondire questi studi.

Alba Sala
III D

venerdì 23 novembre 2018

Amici alberi

21 Novembre 2018

Molte volte dimentichiamo di alzare lo sguardo e di osservare la natura che ci circonda e di capire l'importanza dei nostri amici alberi.
Sono necessari perché:

  • forniscono ossigeno, indispensabile alla vita umana
  • attualmente si verificano frequentemente disastri ambientali  causati dal cambiamento climatico, come alluvioni, temporali, frane... La mancanza degli alberi aumenta il rischio di tali fenomeni.
  • Festa dell'albero- Plesso Basile- Scuola dell'Infanzia
  • basta interrompere un anello della catena ecologica per interrompere l'equilibrio di un ecosistema e quindi provocare l'estinzione di specie vegetali ed animali. 
Esistono anche altri problemi:
  • la cementificazione, dove avviene l'abbattimento degli alberi per costruire edifici
  • la deforestazione,  dove avviene l'abbattimento degli alberi per ricavare legname o avere campi coltivabili.

Festa dell'albero- Plesso Caruso -Scuola Primaria
Come è possibile dimenticare che, quando ci sono situazioni difficili per l'uomo, egli molto spesso decide di rifugiarsi e quindi  trovare conforto nella natura, come faceva Giacomo Leopardi?

In occasione  della Giornata degli alberi, che avviene il 21 Novembre, il nostro Istituto ha partecipato realizzando dei laboratori "ecologici".
Hanno partecipato gli alunni delle scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria , con iniziative diverse in base all'età degli alunni.
Ad esempio, i bambini della scuola dell'Infanzia hanno seminato piantine utilizzando come vasi materiali riciclati, mentre gli studenti della Primario e della Secondaria  hanno piantato alberelli sia nei cortili dei rispettivi plessi, sia per le strade cittadine.

Scialla Claudia
Fusco Paolo
III D

giovedì 22 novembre 2018

Testo narrativo: impariamo a riassumere in sequenze attraverso il Digital Storytelling

I classici a fumetti
Il mito greco: Ade e Persefone


Made with Storyboard That

Classe I D

martedì 20 novembre 2018

Giornata dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza

Manifestazione Plesso Pascoli

20 Novembre 2018. Sono trascorsi 29 anni dal lontano 1989, anno in cui è stata sottoscritta la Convenzione Internazionale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Purtroppo, a distanza di tanto tempo, gli obiettivi di questo documento non sono stati ancora raggiunti e in ogni parte del mondo si assiste alla violazione dei diritti sanciti nelle carte internazionali.
Diritto al gioco- Plesso Caruso
Basti pensare ai bambini che vivono nei paesi in cui ci sono dei conflitti interni o dei regimi dittatoriali, ai bambini sfruttati nel lavoro e costretti a rinunciare alla loro infanzia, al fenomeno preoccupante delle spose bambine, al numero crescente dei minori non accompagnati nelle migrazioni recenti. Per non parlare del diritto all'istruzione, negato a tanti bambini e soprattutto bambine del mondo e quello alla salute ed ad una sana alimentazione, di cui si possono individuare aspetti preoccupanti sia nei paesi in via di sviluppo, sia in quelli più progrediti per ragioni diametralmente opposte. Purtroppo i dati in nostro possesso non sono confortanti neanche per quanto riguarda i paesi più sviluppati, dove si assiste ad un aumento della povertà e dove i casi di maltrattamento sui minori si verificano fin troppo frequentemente.
Il nostro Istituto anche quest'anno ha organizzato attività didattiche ed iniziative in tutti i plessi per approfondire la tematica dei diritti dei bambini e delle bambine. Gli alunni, guidati dalle loro insegnanti, hanno analizzato gli articoli della Convenzione e si sono cimentati in attività laboratoriali, lavorando in gruppi, per esprimere le loro riflessioni attraverso tutti i canali comunicativi. 

Albero dei Diritti- Plesso Basile




Molto interessante il contributo delle associazioni che collaborano con la scuola, che sono intervenute dimostrando l'impegno diretto del volontariato nel sociale e il valore vero del concetto di "cittadinanza".  
Di grande impatto l'intervento dell'Ing. Giuseppe Vozza, rappresentante dell'Agesci, che ha raccontato le pagine più significative dell'esperienza vissuta la scorsa estate dai ragazzi scout di Casagiove in Senegal, mostrando le foto scattate dai ragazzi stessi. Un'esperienza unica, che ha visto coinvolti tanti ex alunni della scuola e che ci è sembrata particolarmente utile alla crescita personale delle giovani generazioni.
Concludiamo augurandoci che queste iniziative possano rappresentare un piccolo passo sulla strada della consapevolezza e dell'impegno responsabile, in modo da far sì che le leggi non siano solo documenti su carta ma vengano realizzate con pienezza.

Prof.ssa Gravante Savina


venerdì 16 novembre 2018

I "Classici" a fumetti: Romeo e Giulietta

di William Shakespeare

Lavoro realizzato da: d'Angelo Martina, Corimbo Vincenzo, Mingione Marco, Scialla Claudia della classe III D

     Convenzione dei diritti dell'Infanzia                                      

  Art. 19: “Nessuno dovrebbe farti del male in nessun modo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi  che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze. Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.”

Nell'articolo 19 vengono adottate tutte le misure legislative, sociali ed educative per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, brutalità fisica o mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o sfruttamento da parte di adulti, genitori, tutori o estranei. 
Questo articolo è molto chiaro: gli adulti dovrebbero garantire a noi bambini un’infanzia serena e felice e proteggerci. Molte volte non è così; sono proprio gli adulti a far del male ai bambini con violenze fisiche o mentali, sfruttandoli nel lavoro, rubando loro la spensieratezza e la gioia.
La violenza è una cosa che nessun bambino dovrebbe provare direttamente né  indirettamente.
Molte volte si pensa che le violenze possano essere commesse solo da persone estranee, invece molto spesso vengono commesse da persone che frequentano il bambino. 
La violenza psicologica non lascia segni come lividi, segni di schiaffi , ma lascia dei segni che fanno più male di pugni e schiaffi e restano nell'anima.
La violenza peggiore, secondo me, è la violenza dei genitori sui propri figli, perché non capisco come un genitore possa picchiare il proprio figlio, fino a farlo star male.
Le vittime di violenza hanno tutti lo stesso atteggiamento: spesso rimangono in silenzio per paura delle conseguenze e addirittura provano senso di colpa per quello che è accaduto.
Ritengo che questa Convenzione sia stata ed è utilissima per salvare i poveri bambini che soffrono di maltrattamenti di qualunque tipo. Per aiutare il bambino a parlarne e farlo sentire al sicuro sarebbe opportuno creare  degli spazi nelle scuole per degli psicologi,  in modo che il bambino possa aprirsi e superare le sue paure.
                                                                                                                                                                                       Classe ID

martedì 13 novembre 2018

Favole per riflettere

 Corsa di Primavera

Nel bosco “Mille Fiori” ogni anno si festeggiava l'arrivo della primavera con corse nei campi, scalate di alberi e scavi di buche.Le lepri avevano sempre vinto ogni corsa e in particolare un leprotto molto snello ed elegante, ma tanto altezzoso. Quell’anno volle partecipare anche la piccola Roberta, una coniglietta un po’ paffutella con una macchietta nera attorno all’occhio blu sinistro. 
Quando iniziò la gara, tutti i leprotti incominciarono a ridere ed Ernesto, il leprotto altezzoso, le disse: “Ma ti sei vista? Sei goffa, dove vuoi andare?” Roberta non rispose e si mise in posizione. Quando iniziò la gara, tutte le lepri corsero davanti a Roberta e così si trovò molto indietro. Ad un certo punto, si sentirono tanti spari. Erano i cacciatori appostati sulla collina che sparavano alle lepri.
Quando Roberta arrivò in quel punto gli spari erano ormai cessati. C’era anche Ernesto, ferito ad una zampa. Roberta, allora, lo prese e lo mise sul suo dorso e gli disse: “Tranquillo Ernesto, ci penso io, ti porterò lontano, al sicuro”. 
Così, scapparono prima che arrivassero di nuovo i cacciatori per raccogliere le lepri uccise.
Chi corre da solo arriva per primo, ma insieme si va più lontano.
Bamundo Anthea  
                                                                                               ID

giovedì 8 novembre 2018


Frammenti di storia
Venerdi 26 Ottobre ci siamo recati a Caserta presso la Reggia per visitare la mostra fotografica nazionale “Frammenti di storia”. La mostra ripercorre la storia d’Italia attraverso le immagini della polizia scientifica. Ci siamo ritrovati dinanzi alle foto cruciali della nostra storia dal 1903 al 2018. Ad esempio ci sono le foto dell’arresto di Sandro Pertini, dell’omicidio di Giacomo Matteotti, di Falcone e Borsellino. Oltre alla collezione fotografica, molto interessante, alla mostra era presente il Forensic Fullback che è un veicolo dotato delle più moderne tecnologie e usato per le  scene del crimine più complesse. La polizia scientifica, che proprio quest’anno compie 115 anni, è fondamentale per le indagini e grazie al lavoro dei suoi numerosi esperti, costituisce un’eccellenza al servizio dei cittadini. Oltre alle tecnologie più tradizionali, gli esperti oggi sono dotati di una serie di tecnologie ultramoderne come il teatro del crimine virtuale di cui ci ha parlato un agente accanto al Forensic Fullback. La parte che mi ha colpito maggiormente è stata la visione delle foto esposte perché penso che costituiscono uno strumento importante per la nostra memoria e sarà interessante ritrovarle nel nostro libro di storia.

Russo Alessio Michele 
III D

sabato 3 novembre 2018

4 Novembre 2018

I percorsi della memoria:

 Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale

Festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate

In occasione della commemorazione del centenario della fine della Grande Guerra, ricordiamo i sacrifici di tanti italiani che hanno sacrificato la loro vita in nome dei valori della patria e della libertà. Ricordiamo, come stabilisce l'articolo 11 della nostra Costituzione che "l'Italia ripudia la guerra come mezzo di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo per dirimere le controversie internazionali". L'esperienza catastrofica delle due guerre mondiali, infatti, con il suo bilancio di vittime ( morti, invalidi, feriti nel corpo e nell'animo) mostrò a tutti la necessità di un impegno per la costruzione di un mondo di pace.
Gli alunni della classe III D, nello scorso anno scolastico, si sono cimentati nella scrittura di lettere, immedesimandosi nei protagonisti della grande Guerra, mettendosi nei panni di soldati e crocerossine, uomini e donne comuni che hanno vissuto l'atrocità e la brutalità della guerra, raccontando le giornate, la paura, le emozioni, le sofferenze, la nostalgia degli affetti familiari.