Come la tecnologia influenza negativamente la vita di un adolescente medio
“Mi sveglio al mattino, la prima
cosa che faccio è vedere se si è caricato il cell, vedo se mi è arrivato
qualche messaggio dai vari gruppi e il primo gruppo che guardo è quello della
I°D, dove mandano messaggi divertenti e infiniti come ad esempio una volte
hanno mandato una foto del presidente Trump che ballava e faceva troppo ridere.
Mentre mi preparo per la scuola, faccio selfie in pigiama e ascolto la musica mentre mi lavo i denti; dopo
faccio colazione e vedo i nuovi filtri di SnapChat. Andando a scuola rischio di andare a sbattere contro un palo, visto
che sto ancora col telefono piantato in faccia perché devo vedere se mi esce il
“Boscaiolo” dai bauli di Clash Royale (da me tanto desiderato).
Quando entro a scuola purtroppo devo spegnere
il telefono però io vorrei tanto prenderlo e vedere Facebook invece di
ascoltare le noiose lezioni di matematica. Prima che suoni la campanella prendo
il telefono e lo metto in tasca per essere pronta ad accenderlo subito dopo
uscita da scuola e per vedere le nuove foto su
Instagram e i video caricati su Musical.ly . Arrivata a casa, mi siedo a
tavola, metto alla destra del piatto il mio cellulare (mai alla sinistra perché
è maleducazione) e girovago sui Social Network. Dopo pranzo mi chiudo nella mia
camera, mi tolgo le scarpe e ancora vicino all’ Iphone!!! Verso le 16:00
purtroppo devo iniziare i compiti, ma se fosse per me starei tutto il tempo col
telefono però non lo lascio da solo perché lo considero mio figlio e non lo
abbandonerei mai; infatti, appena arriva
una notifica devo assolutamente vederla. Dopo aver finito i compiti, che di
solito li termino alle 19:30 per tutte le volte che mi sono distratta, mi
preparo e alle 20:00 esco con i miei amici e non può mai mancare il mio adorato
telefono. Intanto che sto con il mio gruppo , io come gli altri sto con la
faccia vicino allo schermo e parliamo solo ed esclusivamente dei social.
Tornata a casa dopo una bellissima serata col telefono.... No, volevo dire con gli amici naturalmente! (non è
vero meglio stare con l’IPHONE) vado a casa e mi rintano nella mia cameretta a
vedere i video su youtube fino a mezzanotte.
La mia giornata è questa ma non
finisce qui perché naturalmente non spengo il telefono, lo lascio sul comodino sotto carica e se
squilla devo assolutamente vedere che cosa mi è arrivato e poi (forse) continuo
a dormire”.
L’esperimento sociale che abbiamo
fatto consisteva nell’osservare attentamente le nostre abitudini e quelle dei
nostri amici e familiari, ripercorrendo
tutti i momenti della giornata, dal mattino, appena alzati, alla sera, quando
si va a letto, per mostrare in maniera divertente, ma anche pungente una realtà
che i giovani vivono tutti i giorni, rischiando di diventare dipendenti e di
perdere di vista la realtà.
Izzo Alessandra
Parisi Alessandra