Vite in cenere
Vite
sprecate, sacrificate, uccise, solo per un vizio, a causa di una sola cosa, di
una piccola cosa, all’apparenza insignificante, ma che ti strappa via la
libertà di vivere. Si, stiamo parlando del fumo, di quel fumo che ti toglie la
vita, che ti lacera partendo da dentro senza che tu te ne accorga, che ti
ammazza lentamente, che ti fa soffrire, che ti rende fragile e vulnerabile.
Questo è il fumo! È ciò che uccide la tua anima e anche i tuoi pensieri, ciò
che distrugge la tua mente, il tuo modo di ragionare, riflettere, il tuo modo
di vivere. Il fumo è come il pac man, divora tutto ciò che si trova davanti
senza alcuna eccezione. Il fumo non risparmia, non ci risparmia, i nostri
organi sono solo pedine da mangiare, nient’altro. E nonostante se ne parli tanto,
continuiamo a sfidare la morte, continuiamo a restare indifferenti davanti a
questo male, continuiamo a considerare la vita un gioco, quel gioco che prima o
poi ci verrà portato via. Ormai siamo completamente influenzati dalla società,
soprattutto noi adolescenti, accecati da ciò che fanno gli altri. Siamo ancora
ingenui, ancora immaturi, ancora incapaci di realizzare, di capire ciò che è
veramente importante e cosa no, ancora non in grado di prendere la vita sul
serio. Ci facciamo ammazzare, distruggere da un insieme di nicotina, tabacco,
monossido di carbonio, sostanze irritanti e cancerogene, che non valgono nulla,
che non varranno mai più della nostra vita, e noi sacrifichiamo questo dono
solo per sembrare grandi, solo per soddisfare un’insicurezza, solo per non
essere giudicati o emarginati da chi ci sta attorno, ci facciamo spaventare da
ciò che pensano gli altri invece di farci intimorire dalla morte. In Italia
ogni anno 83000 persone muoiono a causa del fumo, 83000 persone perdono la loro
vita, 83000 ragazzi perdono la loro fanciullezza, 83000 donne perdono
l’opportunità di avere un figlio, 83000 nonne perdono l’ occasione di vedere i
propri nipoti sposati, 83000 bambini perdono un padre o una madre, il nostro
Paese perde 83000 vite e la fiducia di altri.
Tedesco Lavinia
Morgana Altrui