La rivincita della bellezza
DOPO 14 ANNI DAL FURTO SI RITROVANO I DUE FAMOSI DIPINTI DI VAN GOGH, DERUBATI DA RAFFAELE IMPERIALI, UN MALAVITOSO DI CASTELLAMMARE, IN PROVINCIA DI NAPOLI.
Solo un anno fa si ritrovano i
due preziosi dipinti di Van Gogh, “Paesaggio marino a Schevenigen” e “La chiesa
di Nuenen”, quadri molto importanti per la comprensione della prima fase
operativa e pittoresca del famoso artista; rubati all’intera umanità 14 anni
fa, in Olanda da Raffaele Imperiale, un camorrista di Castellamare di Stabia, a
Napoli. Due opere di piccole dimensioni ma nello stesso tempo capolavori dal
valore inestimabile, segnalate
dall’F.B.I. nella ‘Top ten art crimes’.
Ancora una volta, ritroviamo la
camorra, che per egoismo di un uomo, ruba un patrimonio universale.
“Un ritrovamento straordinario”
come dice Axel Ruger che dichiara ‘ sono emozionato, dopo tutti questi anni non
avevamo più il coraggio di contare su un possibile ritrovamento. Abbiamo un
grande debito verso la procura napoletana’.
Così l’indifferenza e l’egoismo
che sono alla base della diffusione della criminalità organizzata subiscono una
battuta d’arresto.
Le pennellate e lo stile
inconfondibile di Van Gogh sono davanti ai nostri occhi. Il primo quadro
rappresenta uno splendido paesaggio marino, il secondo mostra sullo sfondo una
chiesetta ed un paesaggio naturale, mentre in primo piano un gruppo di persone.
L’opera è stata dedicata dal pittore alla madre, dopo la morte del padre.
Camorra silenziosa e difesa per
anni dal principio di omertà che infesta la nostra società lasciando che si
demolisca da sola; eppure l’uomo ha la capacità di distruggersi ma anche di
liberarsi dalle spire di questo polipo gigantesco che cerca di intrappolarci.
Il ritrovamento dei quadri e la loro successiva mostra al Museo di Capodimonte
ne è la prova: questi quadri rappresentano la bellezza che salverà il mondo, di
fronte alla quale l’animo non può pensare cose brutte ma si innalza verso l’idea
del bello, del bene, della giustizia. La lunga fila di persone per tutta la
durata dell’esposizione per ammirare le opere ritrovate è la prova del
desiderio di riscatto di tutta la comunità napoletana, campana, italiana, che
si ribella alle manovre della camorra , desiderando riappropriarsi dei propri
diritti e delle proprie libertà.
Ferrante Viviane