venerdì 24 marzo 2017

La Diffusione di Alcol tra i giovani

Da poco tra noi giovani , come dicono i dati, è uscita una nuova “Moda” cioè l’alcol.
I giovani usano spesso l'alcol come una sostanza che dà piacere e che aiuta a trascorrere una serata con gli altri eliminando le inibizioni e le resistenze psicologiche alla propria espressione fisica e verbale.
I giovani, d'altra parte, riconoscono che l'alcol ha, per gli effetti descritti, le proprietà di una droga.Fino all'età di 20 anni circa, nel corpo umano non sono ancora presenti gli enzimi destinati alla metabolilzzazione dell'alcol.Le bevande alcoliche, quinidi, per i giovani risultano molto più nocive rispetto ad un adulto, perchè l'etanolo non può essere scomposto in sostanze più tollerabili.
Di fronte ad un insuccesso scolastico, ad una lite familiare, per fare qualcosa di diverso in gruppo, per assomigliare agli adulti o per mille altri motivi, molti giovani ricorrono alle bevande alcoliche.
Essi acquisiscono così delle abitudini che possono portarli prima o poi a sviluppare una dipendenza alcolica o una dipendenza mista (alcol, fumo, psicofarmaci, droghe) ancora più pericolosa.
  Nel 2014, il 63% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno, in leggero calo dal 63,9% del 2013.
Tra il 2005 e il 2014 la percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche scende dal 31% al 22,1%. Aumenta, invece, la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 38,6% al 41%) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,7% al 26,9%).
Nel 2014, beve vino il 50,5% della popolazione di 11 anni e più che ha consumato alcolici nell'anno, mentre il 45,1% consuma birra e il 39,9% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori.
Nel complesso, i comportamenti di consumo di alcol che eccedono rispetto alle raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute (consumo abituale eccedentario e binge drinking) hanno riguardano 8 milioni e 265 mila persone (15,2% della popolazione, dal 15,9% nel 2013).
Comportamenti che eccedono rispetto alle raccomandazioni si osservano più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni (il 38% degli uomini e l'8,1%  delle donne), tra i giovani di 18-24 anni (rispettivamente 22% e 8,7%) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (21,5% e 17,3%).
La popolazione più a rischio per il binge drinking è quella giovanile (18-24 anni): il 14,5% dei giovani (21% dei maschi e 7,6% delle femmine) si comporta in questo modo, per lo più durante momenti di socializzazione. 
 dati sugli incidenti stradali in Italia e in Toscana
Secondo le statistiche ISTAT, in Italia nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 186.726, i feriti264.716 ed i decessi 3.653. I dati ANIA riportano invece un quadro ben peggiore, rilevando circa 3 milioni di incidenti e circa 900 mila feriti. Gli incidenti legati al comportamento errato del conducente sono, secondo l’ISTAT, oltre l’80% del totale: di questi il 16,6% sono dovuti alla guida distratta, il 16,2% al mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e l’11,2% alla velocità troppo elevata. Per quanto riguarda le cause di incidente stradale, l’ISTAT a partire dal 2009 ha smesso di fornire l’informazione circa il numero di incidenti legati allo stato psico-fisico alterato del conducente, e questo a causa dell’esiguo numero di casi accertati
  
L’unica possibilità per tenere noi al riparo i al riparo dai rischi degli eccessi da alcol è creare  dell’alcol dall’abuso, e la conseguente capacità di autogestire correttamente i propri comportamenti un’adeguata consapevolezza sul limite che separa l’uso 



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Salvatore Bellanti
Giuseppe Paduano